2 dicembre / ore 21-22.30
Palazzo dei Principi / CORREGGIO
Legalità. Come le mafie mettono a rischio la nostra democrazia
Saluto delle Istituzioni
Ilenia Malavasi, Sindaca di Correggio
Intervengono: Antonio Nicaso, Direttore Scientifico del Festival Noicontrolemafie
Nicola Gratteri, Procuratore Capo Repubblica di Catanzaro
Il rescoconto della giornata
Davanti ad una numerosa e attenta platea di pubblico riunitasi al Teatro Asioli di Correggio si è tenuto l’evento, nell’ambito di Noi Contro le Mafie, dal titolo “Legalità. Come le mafie mettono a rischio la nostra democrazia”.
Ospiti della serata, accolti e moderati dal sindaco di Correggio Ilenia Malavasi, il Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri e il Direttore Scientifico del Festival Antonio Nicaso. Tanti i temi trattati dagli esperti relatori anche in relazione alla loro ultima pubblicazione dal titolo “Complici e Colpevoli. Come il Nord ha aperto le porte alla ‘Ndrangheta”.
In particolare Ilenia Malavasi, ringraziando Gratteri e Nicaso, ha ribadito la forza di continuare assieme questo percorso formativo, soprattutto con i giovani come da ormai da più di un decennio sta facendo il progetto Noicontrolemafie, per sensibilizzarli e per prepararli ad essere buoni cittadini del domani. Ilenia Malavasi, successivamente, intervallando le domande ai relatori, ha annunciato le buone misure di contrasto alle mafie che le amministrazioni locali – in unione con Provincia, Prefettura e Forze dell’Ordine – hanno messo e continuano a mettere in campo. “Aemilia ci ha insegnato molte cose. Ma non dobbiamo correre il rischio di illuderci che sia finta qui”. Ha dichiarato, nel corso della partecipata serata correggese Ilenia Malavasi. Da Aemilia, alla Calabria alla storia evolutiva e involutiva delle mafie nel nostro Paese e in particolare nel Nord. Lo storico Antonio Nicaso, prendendo spunto anche dalla pubblicazione dell’ultimo libro scritto con Gratteri, ha dichiarato ancora: “Le mafie sono forti perché si sono legittimate, hanno avuto il coraggio – trovando molte porte aperte dalla classe dirigente – di instaurare legami, relazioni. Non sono venuti soltanto meno gli anticorpi culturali ma la cosa più grave e preoccupante è che sono venuti meno gli anticorpi economici”. Omertà, silenzio, poca consapevolezza del fenomeno altri punti trattati dallo stesso Nicaso nel suo intervento: “La gente aveva paura di denunciare a Brescello ad esempio. La sottovalutazione è stata un aspetto preoccupante che ha sicuramente fatto accrescere il fenomeno mafioso in questo territorio”. Inoltre ha voluto nuovamente lanciare un appello alla cittadinanza: “Ricordatevi e ricordiamoci che non si è concluso nulla con il processo e le sente di Aemilia. Quello è solo l’inizio. C’è ancora moltissimo lavoro da fare”. Il Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha spiegato anche, dal suo punto di vista e dalla sua lotta quotidiana alla ‘ndrangheta sul campo, come si legittimano e accrescano il loro potere: “La società ha sempre più bisogno di mafia e sapete perché? Perché le mafie gestiscono tutto. Votano e fanno votare”. Un viaggio e breve cenno storico e socioculturale anche nel mondo del riciclaggio, dell’usura che ha incuriosito e accolto sempre più l’attenzione dei partecipanti all’evento. Proprio ad una domanda rivoltagli dalla platea che chiedeva “perché se è un problema di rilievo nazionale non ci siano ancora leggi speciali sul contrasto alle mafie nel nostro Paese”? Il Procuratore ha risposto: “Non credo ci sia bisogno di leggi speciali. Mi accontenterei di leggi normali.
Le mafie le contrastiamo ma certamente le forme e regole normative e legislative ci aiutano poco. In questo momento si crede che le mafia non siano più un’emergenza”. Tantissimi anche i giovani che hanno ascoltato attenti le parole di Nicaso e Gratteri a loro hanno detto a voce unanime: “Fate delle scelte giuste perché se ognuno fa qualcosa insieme possiamo fare tanto”.